13-15/9/13 a Burgos

Lasciato Grañon. (peccato, ci stavo prendendo gusto a scrivere la gn, o meglio la egne, con il Mac basta pigiare alt+n per poi ripigiare n: ecco il risultato= ñ ). Poi lo spagnolo ha anche la j (jota), che non si pronuncia come IUVENTUS, ma è un suono molto gutturale, quasi un catarro. Sarebbe bello

10-12/9/13 a Grañon

In queste tappe decido a volte di non fermarmi nelle principali cittadine, ma di “rompere le tappe” accampandomi o poco prima o poco dopo la tappa indicata dalla guida. La Rioja è l’ouverture di quello che è il passaggio più bello paesaggisticamente parlando del cammino Francese: le mesetas. Queste le vedremo dopo Burgos. Nel frattempo

6-9/9/13 a Los Arcos

Da questa tappa si comincia a creare il primo gruppetto internazionale un po’ più consistente. Ecco la foto di seguito: Con questo gruppetto siamo arrivati insieme fino alla città di Burgos. Quando si arriva sulle città grandi, alcuni sospendono il cammino per riprendere il lavoro; altri si fermano qualche giorno in più per riposare, altri

5-6/9/13 a Pamplona

In queste due tappe, conosco meglio 2 amici Giancarlo e Martina. Una cosa che è tipica del Cammino, è la spontaneità con cui ti puoi rivolgere agli altri e parlare della tua vita. E’ sicuramente dovuta al fatto che nel Cammino ti trovi nella stessa situazione inedita e ciò ti aiuta ad aprirti alle altre

Via! 4/9/13 a Roncisvalle

Oggi è San Mose’. Alle 6.15, sveglia, caffè ( o quella bevanda scura che i francesi chiamano tale) e via: appena usciti dall’albergue l’hospitalera molto gentile ci saluta ed ho già una prima premonizione. Non riesco a sollevare lo zaino. E’ 13 kg. Lo apro, lascio alcune cose dentro l’albergue con nonchalance facendo finta di

Si parte. 03-04/09/2013

I miei genitori, Paolo e Ornella, mi accompagnano all’aeroporto di Bologna. In aereo sono vicino a due ragazzi con cui scambio qualche battuta sul cammino ed essi ne sono molto incuriositi; mi augurano buon viaggio. E’ interessante come questo cammino abbia una capacità magnetica attrattiva molto forte. Rappresenta secondo me, una strada appunto in cui

Partire?!?!?! (3) Notizie tecniche

Questa è la parte più tecnica, pur sempre necessaria: cerco di sintetizzarla in poche battute, dato che anche anche questa fa parte dell’esperienza del cammino e ognuno se la vuole organizzare all’impronta. Quindi se volete saltare questa parte passate subito al capitolo successivo. Lo zaino? (la mochilla): Non avendo mai fatto un percorso del genere

Perché Partire?!?!?! (2) – Anno Sabbatico

Devo essere sincero, mi sono potuto permettere questo viaggio sia per una discreta tranquillità economica, e per il fatto di non avere avuto contratti lavorativi troppo stringenti o situazioni familiari impegnative. Stare via un mese e mezzo mi rendo conto che non è facile, ma comunque è stata sia una scelta e sia una grande

Perché Partire?!?!?! (1) San Giacomo

Perché partire. Ognuno ha le sue motivazioni. Durante il cammino trovi gente di tutto il mondo che, parlandoci, tirano fuori ogni tipo di motivazione: “trekking spirituale” “spiritualità in cammino” (sembra un titolo da articolo di bollettino di parrocchia) “jogging medioevale” “cerco Dio” “cerco me stesso” “non cerco niente, fatti i c…i tuoi” “cerco la fede

Inizio

Circa un mese fa mi trovo a dover tornare a casa, a Badia Petroia (PG) a causa del coronavirus e alla cessazione delle attività della parrocchia. Prima sono stato a Lama di San Giustino (PG) per alcuni mesi; ora, dopo circa 8 anni, mi ritrovo a dover stare a casa con i miei per un